dichiarazione d'amore da parte di Edinson Cavani verso il napoli e napoli

"Non mi muovo da Napoli
Voglio lasciare il segno"

"Non mi muovo da Napoli Voglio lasciare il segno"
NAPOLI - Il messaggio è consegnato davanti ad una platea di 700 persone. L'occasione è la presentazione del suo libro 'Quello che ho nel cuore'. Colorato d'azzurro, ovviamente. La domanda è quasi scontata. "E' vero che vuoi cambiare squadra o procuratore?". La mimica è degna di uno scugnizzo: "Troppo facile rispondere a questa domanda, non è assolutamente così". La folla impazzisce e lo acclama. Edinson Cavani è l'idolo di Napoli e promette il massimo già dalla sfida di sabato contro il Palermo. Per lui sarà una sorta di amarcord. Se segna, non esulta. Ma ovviamente non sarà facile: "Faremo il massimo fino al termine del campionato. Non esistono partite scontate, ma onoreremo fino alla morte questa maglia. Sento qualcosa d'indescrivibile per questa squadra e per questa città che mi porterò sempre dentro nella mia vita, ovunque vada un giorno". La gente urla: "Non ci lasciare", Edi annuisce e ripercorre alcuni tratti salienti della sua carriera: "Il Mondiale è stato il coronamento di un sogno". I ricordi sono accompagnati dalla commozione: "Lo vedevo lontanissimo e quasi impossibile e invece ci sono riuscito. Abbiamo raggiunto un grande traguardo grazie alla coesione di un gruppo straordinario". Situazione molto simile a quella che sta vivendo nel Napoli: "Voglio lasciare il segno come calciatore e come uomo". Curioso il retroscena dell'incontro con Kakà. "Siamo andati a casa del brasiliano
- racconta l'autrice del libro, Sonda Sottile - e ci ha mostrato il Pallone d'Oro. Edi non l'ha voluto toccare. Aspetta il suo".

MASCARA: I FISCHI NON MI SPAVENTANO - Al Barbera non ci sarà la sfida argentina tra Lavezzi e Pastore. Tutta 'colpa' del Pocho, squalificato. Il menu, dunque, cambia all'improvviso. Ma è comunque da gustare. Oltre all'amarcord Cavani, ecco Giuseppe Mascara. Al Barbera è considerato un avversario anche se a Palermo ci ha giocato. E' identificato, infatti, come il capitano del Catania. Sette anni in rossoazzurro e quel gol nel 2009 che è rimasto nella storia. Pallonetto da centrocampo nell'incredibile 0-4 che punì i rosanero. "Sicuramente sarò fischiato. E' normale che sia così. Sono un professionista e accetto la situazione - dice a radio Marte - non avrò alcun tipo di problema". Diversa, invece, la vigilia del Matador: "Siamo stati avversari - ricorda Mascara - . L'anno scorso sfiorò un gol capolavoro con il colpo dello scorpione. Ne parliamo spesso". Magari gli riesce stavolta.

BLINDARE IL SECONDO POSTO - Il Napoli è atteso al riscatto dopo il ko con l'Udinese: "E' stato un brutto colpo, ci abbiamo provato. Nello spogliatoio c'era grande amarezza, saremmo rimasti a tre punti sul Milan. Ora i rossoneri ne hanno virtualmente sette perché sono in vantaggio negli scontri diretti. Pensiamo a blindare il secondo posto". De Sanctis ha parlato di otto punti per centrare il traguardo: "Non faccio conti, affronto una partita alla volta". Questa dovrebbe viverla da protagonista: "Sono pronto a qualsiasi cosa. Sono arrivato in una grande squadra, sto lottando per un obiettivo importante, mi alleno al 150% per lasciare il segno quando sono chiamato in causa. Cercherò di mettere sempre in difficoltà l'allenatore per essere protagonista". Magari realizzando il terzo gol in maglia azzurra: "Il primo a Bologna sarà sempre speciale, il secondo con l'Udinese no, abbiamo perso". La collezione, dunque, va arricchita: "Voglio soltanto giocare bene. Sabato sarà una partita difficile, ma siamo consapevoli dei nostri mezzi. Non perdiamo di vista il nostro traguardo, la qualificazione diretta in Champions è vicina e dobbiamo centrarla al più presto. Per me sarà una  sorta di derby".

Oggi, intanto, nuovo allenamento a porte chiuse. Mazzarri sta valutando la formazione per sabato. Cribari dovrebbe sostituire lo squalificato Cannavaro, Gargano potrebbe tornare titolare.

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