Sacchi: "I giocatori del Napoli rispettino i contratti"





L'ex ct della Nazionale Arrigo Sacchi ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco quanto evidenzia Napoli Today:

Molti si chiedono se il Napoli ha la possibilità di vendicarsi oggi della rimonta scudetto che il suo Milan fece sugli azzurri nel campionato 1987-88. A cinque giornate dal termine c’era lo stesso distacco...

«Non so leggere nel futuro, ma in questo campionato dal livello mediocre, e forse per questo così incerto, tutto è possibile».

Consoliamoci con questo sprint scudetto così appassionante: lei vede delle analogie con la situazione del 1988?

«No. All’epoca noi andammo a superare un Napoli che stava annaspando e si aggrappava al salvagente Maradona. Era una capolista stanca, che aveva speso tantissimo, mentre noi dopo un avvio disastroso eravamo in crescendo e giocavamo un bel calcio. Adesso abbiamo un Milan padrone del proprio destino e un Napoli al quale bisogna fare un applauso gigante per quello che è riuscito a fare con grandi sacrifici».

Quindi i tifosi del Napoli si rassegnino

«Ma no, fanno bene a manifestare entusiasmo e fiducia. É giusto riconoscere, però, che il Napoli ha già fatto un miracolo ad arrivare dov’è: è una realtà migliorabile col gioco».

La crescita dipenderà più dal mercato o più da Mazzarri?

«Se un tecnico preparato può lavorare con serenità di solito i risultati li ottiene. Però il nostro clima è avvelenato, Sono stato a trovare Ancelotti a Londra il giorno dopo l’eliminazione del Chelsea dalla Champions: non c’era un solo tifoso all’allenamento... Tornando al Napoli, per crescere serve pure che i giocatori migliori rispettino i contratti firmati liberamente, senza chiedere aumenti non dovuti».

Visto che allude a Cavani, già stuzzicato da altri club, le è piaciuto il lavoro fatto da Mazzarri sul reparto d’attacco?

«Certo, ha ridestato entusiasmi in una piazza importante. Io però analizzo il gioco e dico che ho visto pochissime squadre giocare bene. Una è il Cagliari di Donadoni».

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